“Nella prossima vita voglio essere un gatto. Dormire venti ore al giorno e aspettare che ti diano da mangiare. Starsene seduti a leccarsi il culo”. Un desiderio semplice, che Charles Bukowski ebbe modo di esprimere con delicata franchezza. Come molti suoi colleghi, anche l’autore di Post Office nutriva un grande affetto per i piccoli felini.
Un amore per i gatti molto forte, che si può ben verificare in molte sue poesie e riflessioni. Come questa, tratta da un’intervista del 1987 a Interview Magazine:
Charles Bukowski - Official Italian Profile
“Avere una banda di gatti intorno è bello. Se ti senti giù, basta guardare i gatti, e ti sentirai meglio, perché loro sanno che tutto è semplicemente come è. Non c’è nulla per cui eccitarsi. Loro lo sanno e basta. Sono salvatori. Più gatti hai, più vivrai. Se hai cento gatti, vivrai dieci volte di più che averne dieci. Prima o poi questa cosa verrà scoperta e la gente avrà migliaia di gatti e vivrà per sempre. È proprio una sciocchezza.”