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L'usignolo e la rosa (un racconto di Oscar Wilde)

Un Usignolo udì un giovane Studente esprimere la propria tristezza. Egli era sofferente poiché nel suo giardino non c'era nemmeno una rosa rossa, grazie alla quale avrebbe potuto ballare con la ragazza di cui era innamorato, come lei stessa gli aveva promesso. Si disperava poiché, sebbene avesse letto tutto ciò che i saggi avevano scritto e ogni segreto della filosofia fosse suo, la sua vita dipendeva da una rosa rossa.

L'Usignolo, colpito da questo sentimento sincero, decise di andare in cerca di una rosa rossa. Così spiegò le ali e spiccò il volo. Dall'alto vide, in un campo erboso, un bellissimo rosaio; gli volò sopra e poi si posò su un piccolo ramoscello, cui chiese la rosa. In cambio gli avrebbe cantato la sua canzone più dolce. Ma il Cespuglio scosse la testa, poiché le sue rose erano bianche. Poi consigliò all'Usignolo di andare da suo fratello che cresceva vicino alla vecchia meridiana, perché probabilmente lui avrebbe potuto dare all'uccellino ciò che voleva. da (Wikipedia)

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Così l'Usignolo vi si recò e ripeté la richiesta in cambio della sua canzone più dolce, ma le sue rose erano gialle. Poi consigliò all'Usignolo di andare da suo fratello che cresceva vicino alla finestra del giovane Studente, poiché probabilmente lui gli avrebbe dato ciò che desiderava. Così l'uccellino andò dal terzo Cespuglio e pronunciò le fatidiche parole. Ma anche questo Cespuglio scosse la testa. Disse che, sì, le sue rose erano rosse, ma il rigido inverno non gli aveva lasciato fare neanche una rosa. Quindi l'Usignolo domandò se c'era un modo per il quale avrebbe potuto avere ciò che voleva e il Cespuglio rispose che per ottenere una rosa rossa avrebbe dovuto cantare tutta la notte e squarciarsi il petto, cosicché il sangue che sarebbe uscito avrebbe colorato la rosa... Continua 

Nel corso della vita, non ci sarà certo penuria di gente che ti dice come vivere, avranno tutte le risposte, cosa dovresti fare, cosa non dovresti fare. Non ci discutere mai, tu di’ sempre: «Ah sì? È un’idea davvero brillante» e poi fai come ti pare.

Woody Allen

Nel corso della vita, non ci sarà certo penuria di gente che ti dice come vivere

Le pagine della nostra vita

Le pagine della nostra vita (The Notebook) è un film del 2004, diretto da Nick Cassavetes, tratto dall'omonimo romanzo di Nicholas Sparks. Il film racconta la storia d'amore fra due giovani americani durante gli anni quaranta.

Le pagine della nostra vita

Un uomo anziano legge quotidianamente stralci di un diario ad una donna affetta da demenza senile in una casa di riposo. La donna, che non ricorda nulla di sé tranne un preludio di Chopin che suona a memoria al pianoforte, si appassiona all'avvincente storia d'amore raccontata nel diario, che tratta di un amore nato negli anni quaranta durante una calda estate nella Carolina del Sud.

Allie Hamilton è una bella ragazza di Charleston: è colta, ama suonare il pianoforte e dipingere, appartiene ad una famiglia facoltosa e dopo l'estate frequenterà la prestigiosa Università di New York. Casualmente, al luna park del paese, conosce Noah Calhoun, un ragazzo povero che fa l'operaio e che vive con il padre in campagna. Tra i due, così diversi per ceto sociale e carattere, scoppia un amore travolgente, fatto di momenti appassionanti trascorsi in una vecchia casa, che Noah vorrebbe ristrutturare. I genitori di Allie non condividono il loro sentimento e costringono la ragazza a tornare con loro a Charleston. Allie, messa alle strette dai genitori, confessa a Noah che deve partire e quest'ultimo la lascia.

Noah scrive ad Allie una lettera ogni giorno per trecentosessantacinque giorni ma non riceve alcuna risposta. In realtà Allie non riceve le sue lettere, poiché la madre ha sempre impedito che la figlia le leggesse. Entrambi quindi finiscono per pensare che l'altro l'abbia dimenticato. Lo scoppio della seconda guerra mondiale separa ulteriormente i due: Noah si arruola, mentre Allie va all'università e diventa infermiera volontaria. Ormai convinta che Noah l'abbia dimenticata, si innamora di Lon Hammond, un ragazzo benestante che conquista immediatamente la sua famiglia e le chiede di sposarlo e lei accetta.... (Da Wikipedia, l'enciclopedia libera) Continua...

Definiamo “amore” ogni relazione, senza renderci conto che effettivamente sono solo delle cotte adolescenziali. L'amore vero e proprio è altro.

"Definiamo “amore” ogni relazione, senza renderci conto che effettivamente sono solo delle cotte adolescenziali. L’amore vero e proprio è altro. L’amore è arrivare alla fine con le ginocchia sbucciate, con il viso rigato dalle lacrime, con qualche graffio sul cuore, l’amore è arrivare alla fine e dire “nonostante tutto, io ho scelto te e per te ho lottato, mi sono fatto male. Nonostante le difficoltà, noi siamo arrivati fino a qui”. Perché l’amore è tirarsi su le maniche e lottare, lottare fino a farcela.— C. Tognazzi 

Una farfalla è volata nel mio bicchiere di vino,
ebbra si abbandona alla sua dolce rovina,
remiga senza forze, ora sta per morire;
ecco, il mio dito la solleva via.

Così il mio cuore, accecato dai tuoi occhi,
felice affonda nel denso calice, amore,
pronto a morire, ebbro del tuo incanto
se un cenno di tua mano non compia il mio destino.

Hermann Hesse (Scopri Di Più)

Non lasciare che la giornata termini senza essere cresciuti un po’

Non lasciare che la giornata termini senza essere cresciuti un po’, senza aver sorriso molto, senza avere alimentato i propri sogni. Non fatevi vincere dallo scoraggiamento. Non permettete a nessuno di togliervi il diritto di esprimervi – che è quasi un dovere. Non desistete dal desiderio di rendere la vostra vita straordinaria - Walt Whitman

Altre Citazioni di Alda Merini

  • alda meriniBacio che sopporti il peso | della mia anima breve | in te il mondo del mio discorso | diventa suono e paura. (da Clinica dell'abbandono, Einaudi)
  • Che cosa mi manca? Mi mancherebbe tanto di morire, perché io l'inferno della vita me lo sono goduto tutto. (citato in Paolo Di Stefano, Alda Merini, la poetessa dei Navigli che cantò i poveri, l'amore e l'inferno, Corriere della sera, 2 novembre 2009, p. 21)
  • Credo che contro la pazzia niente e nulla possano valere. (da L'altra verità)
  • Di fatto, non esiste pazzia senza giustificazione e ogni gesto che dalla gente comune e sobria viene considerato pazzo coinvolge il mistero di una inaudita sofferenza che non è stata colta dagli uomini. (da L'altra verità. Diario di una diversa, Rizzoli)
  • Domandano tutti come si fa a scrivere un libro: si va vicino a Dio e gli si dice: feconda la mia mente, mettiti nel mio cuore e portami via dagli altri, rapiscimi. (da Corpo d'amore, Mondadori)
  • Ho il colon ustionato di versi. (citato in Paolo Di Stefano, Alda Merini, la poetessa dei Navigli che cantò i poveri, l'amore e l'inferno)
  • Ho la sensazione di durare troppo, di non riuscire a spegnermi: come tutti i vecchi le mie radici stentano a mollare la terra. Ma del resto dico spesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita. (da La pazza della porta accanto, Bompiani, 1955, p. 59)
  • La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori. (da Corpo d'amore, Mondadori)
  • La gente quando non capisce inventa e questo è molto pericoloso.
  • La salute non ha mai prodotto niente. L'infelicità è un dono. Io mangio solo per nutrire il dolore. La preparazione alla morte dura una vita intera. (citato in Una vita vissuta tra follia e poesia, Corriere della sera, 17 ottobre 1995, p. 47)
  • La verità è sempre quella, la cattiveria degli uomini che ti abbassa e ti costruisce un santuario di odio dietro la porta socchiusa. Ma l'amore della povera gente brilla più di una qualsiasi filosofia. Un povero ti dà tutto e non ti rinfaccia mai la tua vigliaccheria. (da Terra d'amore, Canzoniere)
  • Le mosche non riposano mai perché la merda è davvero tanta. (da Alla tua salute, amore mio, Acquaviva, 2004)
  • Prima di entrare in quel popolo che di solito è chiamato "dei matti" bisogna ricordarsi che tra loro ci sono stati Campana, la Merini, il Tasso, Hölderlin e tanti altri. (da Lettere a un racconto, Rizzoli)
  • Ringrazio sempre chi mi dà ragione. (titolo dell'omonima opera, Stampa alternativa, Viterbo, 1997)
  • Santa Teresina indietreggia | davanti all'arcangelo del comando | dal quale avrà aspra sete | e avremo costanti rimorsi. (da La Terra Santa: e altre poesie, Lacaita, 1984)
  • Tutti gli innamorati sono in Cristo. (da Corpo d'amore, Mondadori)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
« Non chiamare stolto nessuno tra voi, giacché in verità noi non siamo né saggi né stolti. Siamo verdi foglie sull'albero della vita, e la vita stessa è al di là della saggezza e, certo, al di là della stoltezza. »
(K . Gibran, da Il Giardino del Profeta)

Le cose non sono sempre come sembrano (K . Gibran)

Libanese di religione cristiano-maronita emigrò negli Stati Uniti; le sue opere si diffusero ben oltre il suo paese d'origine: fu tra i fondatori, insieme a Mikha'il Nu'ayma , dell'Associazione della Penna, punto d'incontro dei letterati arabi emigrati negli Stati Uniti. La sua poesia venne tradotta in oltre 20 lingue, e divenne un mito per i giovani che considerarono le sue opere come breviari mistici. Gibran ha cercato di unire nelle sue opere la civiltà occidentale e quella orientale.
Fra le opere più note: Il Profeta e Massime spirituali.

Un filosofo è un uomo che costantemente vive, vede, sente, intuisce, spera, sogna

Un filosofo è un uomo che costantemente vive, vede, sente, intuisce, spera, sogna cose straordinarie;che viene colpito dai suoi propri pensieri come se... (Friedrich Wilhelm Nietzsche)